Insegnami nel modo in cui imparo

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Il disturbo specifico dell'apprendimento, DSA, è caratterizzato dalla difficoltà persistente, di grado lieve o moderato o grave, di apprendere e usare abilità scolastiche chiave che risultano quindi al di sotto di quelle attese per l'età e incidono sul rendimento scolastico. Il progetto "Insegnami nel modo in cui imparo" della nostra Associazione.Il DSA riguarda problemi nella lettura, con compromissioni nell'accuratezza, velocità, fluenza e nella comprensione del testo; nella scrittura, con compromissioni nell'accuratezza dello spelling, della grammatica e della punteggiatura e nella chiarezza/organizzazione dell'espressione scritta; nel calcolo, con compromissioni nel concetto di numero, nella memorizzazione di aspetti aritmetici, nell'accuratezza e fluenza e nel ragionamento matematico. È frequente la compresenza di altri disturbi del neuro sviluppo, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, ADHD, e psicopatologici, come ansia, depressione, disturbi della condotta, disturbo oppositivo-provocatorio. La prevalenza del DSA è stimata tra il 2,5% e il 3,5% della popolazione italiana nell'età evolutiva. Secondo quanto emerge dal focus del Ministero dell'istruzione sull'argomento, nelle scuole italiane quasi 3 alunni su 100 presentano un disturbo specifico dell'apprendimento, con una tendenza all'aumento nel corso degli anni recenti. L'Associazione ha ricevuto un finanziamento dall'Otto per mille della Chiesa valdese per il progetto "Insegnami nel modo in cui imparo" in favore di portatori di DSA. Il progetto è poggiato sui due centri "Facciamo breccia" di Roma e di Salerno. Si è partiti a febbraio scorso con alcuni bambini delle elementari, con due obiettivi fondamentali: favorire la crescita del loro benessere, migliorandone le competenze neuropsicologiche e meta-cognitive legate agli apprendimenti scolastici; far acquisire al sistema familiare, e possibilmente scolastico, la capacità di gestire le difficoltà del bambino. Vengono svolte due sessioni settimanali individuali di due ore ciascuna con la presenza di un tutor. Uno psicologo, coordina l'iniziativa e supervisiona i tutor. Si proseguirà anche durante la pausa estiva in accordo con le famiglie e si riprenderà a settembre all'inizio del nuovo anno scolastico.
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