Biella, il piccolo terremotato
«Il terremoto non ci portato via solo la casa, ma anche la possibilità di curare nostro figlio». A parlare sono Michela e Danilo David, una coppia di Norcia che l'associazione biellese "Col territorio onlus" ha adottato, dopo essere venuta a conoscenza della situazione in cui si trova Valerio, 13 anni, autistico.
Dopo il sisma la coppia insieme ai figli, Valerio appunto e Daniele, vive in una roulotte, insieme al papà di Michela. Nell'abitazione possono solo trascorrere qualche ora, soltanto in salotto, perché le altre stanze sono inagibili, mentre Danilo, che lavora al comparto idrico, può occuparsi del suo piccolo allevamento amatoriale di tartarughe terrestri. «E mio figlio - spiega Michela - non va più a scuola. L'Asl ha sospeso pure i servizi domiciliari. Mi hanno proposto una possibile assistenza di due ore al giorno, a casa, ma per lui non è sufficiente». Valerio, infatti, soffre di una grave forma di autismo, con iperattività, che non lo fa stare fermo nemmeno un istante. Anche i farmaci non fanno quasi più effetto. E quando ormai la disperazione si stava facendo largo nella famiglia, è arrivato l'incontro con i volontari dell'associazione biellese.
Il primo a conoscerli è stato Andrea Pinto, che ha poi segnalato il caso a Ezio Barbera. È partita così la raccolta fondi, che ha visto impegnata la Biellese Calcio e gli Alpini, e che adesso permetterà a Valerio, in questi giorni in visita agli amici biellesi, di frequentare un centro specializzato a Trieste. «Persone straordinarie - commentano Michela e Danilo - che ci stanno a fianco, costantemente. Senza il loro sostegno, non so come avremmo fatto».
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