«Obbligatorio a scuola l’assistente ABA»

settembre-2019-articolo-11

A scuola il bambino deve essere affiancato da un professionista «in grado di fornire un concreto apporto al minore, sulla base del piano educativo individualizzato PEI». L'associazione Angsa, che «affianca i genitori per battaglie legali che servano di aiuto e di principio a tutte le famiglie», spiega le ragioni della sua soddisfazione per la decisione del Tar di Salerno.

«In un contesto di spinta al depauperamento dei due principali pilastri del sostegno costituzionale alle famiglie dei soggetti con autismo, la sanità e la scuola, ANGSA Campania ribadisce che l'uniformità di trattamento educativo ed abilitativo non si estrinseca solo attraverso alcune ore di prestazione sanitaria, ma conforme alla legge 104 /92 e alla legge 134/2015, in un progetto unitario». Quindi, si segnala, «l'Equipe ASL che preveda un trattamento ABA, non può che integrarsi con il PEI scolastico».

IL CASO DISCUSSO AL TAR. L'Agsa ricorda il caso su cui sono stati chiamati a pronunciarsi i giudici. «Un alunno irpino di scuola primaria, affetto da una gravissima forma di autismo era assistito per diverso tempo dai volontari del servizio civile. La famiglia si è rivolta al giudice per avere un assistentato specialistico che sostenesse e proseguisse la metodologia psicoeducativa sui comportamenti del bambino, a sostegno delle attività accademiche svolte dalle insegnanti di classe». Di qui il giudizio fondato sui princìpi costituzionali. «Il collegio salernitano, nel confermare l'ordinanza cautelare dello scorso aprile, ha richiamato i principi enunciati in materia dal Consiglio di Stato ( sent. 2023/2017) e dalla Corte Costituzionale (sent. 275/16), sottolineando che la posizione di assistente alla comunicazione deve essere ricoperta da personale qualificato», si legge. In caso contrario, viene citato un passo della sentenza, «vi sarebbe un diretto vulnus ai valori costituzionali poiché le prestazioni da rendere a favore degli alunni disabili sarebbero meramente apparenti». Su tale assunto, quindi, ai sensi dell'art.139 del d.lgs 112/1998, il TAR ha dichiarato l'obbligo del Comune di assegnare l'assistente specialistico formato ABA, «in grado di fornire un concreto apporto al minore, sulla base del piano educativo individualizzato PEI.

LA PORTATA DELLA SENTENZA. Secondo l'ANGSA, «la sentenza è importante anche perché riconosce all'ABA una valenza educativa oltre che ri-abilitativa e potrà essere di aiuto a non pochi bambini che sistematicamente si vedono negare un diritto costituzionalmente garantito, qual è il diritto allo studio, mancando loro l'aiuto necessario da parte di operatori scolastici appositamente formati». 

A Vicenza l’unica biblioteca specialistica
Gli effetti del Free-operant preference assessment
Io, mia figlia e lo sport
Articoli in evidenza
Dicembre 2020
Padova. Alla base di questa storia ci sono due meravigliosi ingredienti: la passione sfrenata per lo sport e l'amore incondizionato per una figlia coinvolta nell'autismo. Sono quelli che hanno portato...
Articoli in evidenza
Dicembre 2020
L'attività sportiva nei disturbi dello spettro autistico ha un grande potere educativo, in quanto promuove il rispetto per l'altro e limita l'emarginazione. Diversi ricercatori si sono interessati all...
Articoli in evidenza
Dicembre 2020
"Quando è stato dichiarato il lockdown a marzo ho avuto paura di non poter continuare a perseguire quegli obiettivi e quei traguardi che mio figlio raggiungeva facendo terapia in presenza, ma poi mi è...

Sede di Roma

Via Giambattista Soria, 13
00168 Roma
Telefono: 06 95948586
Fax: 06 89877233
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sede di Salerno

Via Picenza, snc 
84132 Salerno
Telefono: 089 2852188/06 95948586 
Fax: 089 2853377 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Copyright

Tutti i diritti riservati ©
Una breccia nel muro
C.F. 11605511002
Privacy Policy | Cookie Policy