Cyberbullismo e l’impegno nelle scuole
"Purtroppo non ci sorprende – scrive Davide Del Duca, direttore di Bambini e autismo di Pordenone – la vicenda di cyberbullismo ai danni di un ragazzo autistico a Udine, emersa nelle scorse settimane alla cronaca. Le persone con autismo, infatti, sono vittime potenziali perfette di atti di bullismo, Bisogna continuare a diffondere nelle scuole una cultura di inclusione".
Da anni ci stiamo occupando dell'argomento "autismo e bullismo", grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione Friuli, che ci ha dato la possibilità di entrare in moltissime scuole della nostra Regione, per formare e informare su questo tema delicato, lavorando assieme a insegnanti e studenti.
Le persone con autismo infatti, e in particolare quelle cosiddette "ad alto funzionamento", che grazie alla loro autonomia spesso non hanno il sostegno di un educatore, sono vittime potenziali perfette di atti di bullismo, poiché faticano a destreggiarsi nelle relazioni, a comprendere le reali intenzioni del prossimo, l'ironia, i doppi sensi, o anche semplicemente non sanno raccontare quello che stanno vivendo. È facile quindi immaginare non solo come possano essere indifese di fronte ad atti di bullismo o a dinamiche di esclusione più o meno volontarie, ed è anche facile immaginare le particolari difficoltà che possono avere a interpretare quanto sta loro accadendo e a chiedere aiuto.
Per contribuire a dare risposte concrete a questo problema, dal 2016 ad oggi abbiamo formato su questo tema specifico più di 470 insegnanti e 416 studenti di scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio regionale, per un totale di 34 diversi istituti. Abbiamo lavorato per creare consapevolezza, diffondere una cultura di inclusione e dare strumenti operativi concreti, soprattutto per costruire attorno al compagno autistico una rete solidale di pari, che possa attivarsi di fronte a un eventuale atto di bullismo.
Molto è stato fatto, dunque, ma la cronaca ci dimostra che non bisogna smettere e continuare nella strada intrapresa. Ci auguriamo quindi che sempre più scuole si attivino in questo senso.
Davide del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone.
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