Addolciamo l’autismo
Mogliano, entrare nel laboratorio "addolciamo l'autismo" nel periodo natalizio è un'esperienza dal carattere fiabesco: accolti da sei ragazzi autistici, seguiti dai volontari dell'Associazione Onlus ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) presieduta da Stefania Ruggiero, ci si immerge in un tour tra biscotti, torte, panettoni e decorazioni natalizie. Una storia di coraggio, un progetto di inclusione.
Il progetto ha l'intento di includere ragazzi autistici che, dopo le scuole superiori, non hanno nessuna possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e di integrazione sociale. Ecco che sei meravigliosi ragazzi che hanno completato il ciclo di studi presso istituti alberghieri trevigiani, hanno trovato nella pasticceria una possibilità. Stefania Ruggiero ci racconta la sua storia di resilienza e coraggio che può e deve essere fonte di ispirazione, per iniziare ad aprire lo sguardo.
Come è nata l'idea di "addolciamo l'autismo"?
Tutto nasce da un'esperienza personale difficile: la nascita di mio figlio Alberto, che abbiamo poi scoperto essere affetto da autismo. È un'esperienza forte e di grande responsabilità. Il progetto infatti ha l'intento di fornire supporto non solo ai ragazzi autistici ma anche alle loro famiglie. Abbiamo iniziato in pochi e in un piccolo spazio ma poi abbiamo visto che il progetto funzionava e ci siamo allargati, fino a finire in questo nuovo laboratorio inaugurato circa un anno fa.
Cosa fate nel vostro laboratorio?
Questo spazio nasce con la volontà di creare un ambiente positivo e ricco di stimoli per mettere nelle condizioni tutte le persone che lo abitano, non solo i ragazzi autistici ma anche volontari e chiunque passi di qui, di poter tirare fuori il meglio di sé. Siamo una squadra. Lavoriamo in un'atmosfera familiare per creare biscotti e altri prodotti di pasticceria.
Qual è il punto di forza dei vostri biscotti?
Innanzitutto, che sono fatti da ragazzi speciali, in tutti i sensi. Sono persone che danno molto a livello umano e vederli lavorare per me è fonte di gioia. Poi utilizziamo solo materie prime biologiche di alta qualità. Io sono nata a Brindisi e infatti utilizziamo una varietà di grani antichi coltivati in Puglia, macinati freschi e trasportati entro 24 ore dalla macinatura.
E poi i biscotti che create dove finiscono?
Devi sapere che noi siamo un'Associazione che vive grazie alle donazioni. Così possiamo portare avanti il nostro progetto. I nostri prodotti vengono consegnati a scuole, bar, ortofrutta, empori, enoteche e a chiunque voglia sostenere la causa. Inoltre, molto importanti sono le giornate aperte alla cittadinanza.
In cosa consistono queste giornate?
Sono degli eventi in cui esponiamo i nostri prodotti a tutta la cittadinanza, apriamo le porte del nostro laboratorio. Queste occasioni nascono anche con l'intento di sensibilizzare le persone sul tema autismo: tutti devono capire che i ragazzi autistici possono vivere una vita degna se sono messi nelle condizioni di farlo. Basta dare loro un'opportunità.
Manuel Trevisan, oggitreviso.it