Un premio come "miglior imprenditore che persegue l'inclusione lavorativa".
Quella di Luca, e della consegna di una targa, è una di quelle storie che, una volta scovate, meritano di essere raccontate. E' una storia di gioia e speranza, ma soprattutto di quei diritti e di quelle pari opportunità che non restano sulla carta, ma che si traducono nella vita di tutti i giorni.
Questo è il motivo per cui l'associazione Il Pentolino, onlus che opera nel mondo dell'autismo a Senago, ha deciso di consegnare un premio all'imprenditore senaghese Mauro Lizzi. E' nei capannoni della Lizzi Climatizzazione che Luca, ragazzo con autismo, ha iniziato il suo percorso formativo.
Il suo tirocinio è iniziato nell'aprile 2019, doveva durare due anni, ma il 16 dicembre scorso è scattata l'assunzione. Il team dell'azienda è diventato per lui quasi una seconda famiglia. Quando entra è come un raggio di sole in un cielo pieno di nuvole. Qualche battuta e poi subito al lavoro perché il suo è un ruolo importante.
"Si occupa delle scansioni e delle distinte – ha spiegato Mauro Lizzi – All'inizio non è stato facile, come non lo è per i nuovi dipendenti. Poi ha imparato, oggi viaggia, ed è molto preciso. Il suo è un lavoro fondamentale per noi. Con la pandemia abbiamo riorganizzato le postazioni. Quella di Luca è una posizione centrale, tra gli uffici e la parte operativa, e così può continuare a relazionarsi con tutti".
E Luca ne parla anche in famiglia, soprattutto con mamma Silvia. La sua esperienza ha colpito anche i genitori dell'associazione Il Pentolino che da tempo frequenta. La presidente Isabella Nardulli ha deciso quindi di scrivere una lettera all'imprenditore senaghese per ringraziarlo di questa concreta testimonianza di inclusione.
"La famiglia ci racconta di come l'ambiente lavorativo che lei ha saputo creare ha reso Luca una persona responsabile e matura, un adulto che svolge il suo percorso professionale con impegno e autodeterminazione. Quello che sta accadendo a Luca è normale per un lavoratore soddisfatto del proprio ruolo, ma è assolutamente straordinario che avvenga nella vita di una persona con autismo".
"Il suo inserimento nel contesto è stata un'evoluzione naturale – ha spiegato Mauro Lizzi – C'è voluto del tempo, ma si è ambientato. Se ci sono delle pratiche nuove si 'mette sotto' finchè non riesce a risolverle, è molto preciso, a volte ci riprende, ed è anche molto schietto, ma per quanto mi riguarda è un lato positivo, anzi dovremmo imparare da lui".
E durante la consegna della targa, che Luca ha voluto fare di persona insieme alla presidente dell'associazione ed a mamma Silvia sono arrivati anche colleghi e colleghe. Nei momenti iniziali hanno condiviso parte del lavoro e della formazione con lui, si sono perfino documentati, per capire come meglio relazionarsi. Un lavoro di squadra in cui la qualità umana ed un ottimo capitano hanno contribuito a fare di Luca una risorsa dell'azienda al pari con gli altri.
"Mauro Lizzi ha il grande merito di essere libero da pregiudizi – ha spiegato Isabella Nardulli – nell'adempiere alla normativa sull'assunzione di persone con disabilità, ha scelto la sfida più grande assumendo un ragazzo con autismo. L'inclusione come modo di pensare e agire è un traguardo difficilissimo da realizzare in ambito lavorativo. Eppure nella sua azienda Lizzi ha raggiunto questo traguardo ben due volte a favore di due ragazzi con disabilità cognitiva".
"I ragazzi hanno intrapreso un percorso di crescita professionale vivendo con serenità questo importante passaggio della loro vita. Come genitori di ragazzi con difficoltà – ha concluso – possiamo solo ringraziare che ci siano persone così coraggiose e di buon cuore, ci regalano la speranza che questa esperienza possa ripetersi ancora".
Stefania Priolo
Ilnotiziario.it