Il primo passo per la realizzazione del Pdta (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) per l'assistenza ai bambini con autismo è stato compiuto il 17 giugno con la firma del protocollo fra la Asl Roma 6 e l'Ufficio scolastico regionale. Il percorso si svilupperà attraverso attività clinico-diagnostiche e riabilitative, anche con il sostegno di genitori ed educatori.
Firmato il 17 giugno ad Albano Laziale il protocollo fra la Asl Roma 6 e l'Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, per offrire un nuovo percorso di assistenza a bambini e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico. L'obiettivo è mettere in campo il miglior iter possibile di diagnosi, terapia e presa in carico, alla luce delle conoscenze scientifiche e psicopedagogiche attualmente disponibili. "La ragione che ci ha indotto a sviluppare un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) ad hoc per l'autismo – spiega in una nota il Direttore generale Asl Roma 6, Narciso Mostarda - è la necessità di riqualificare e potenziare gli interventi, garantendo risposte assistenziali appropriate e uniformi sul territorio, ma anche sostenibili e adeguate ai bisogni delle persone con autismo, così come esplicitato nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e indicato dalle recenti normative nazionali e regionali, che ci hanno sostenuto nell'avvio di un percorso strutturato".
Dallo studio dei dati della Asl Roma 6 emerge, nel territorio, la presenza di 549 casi con disturbo dello spettro autistico in età evolutiva (2-18 anni). L'integrazione nel contesto scolastico risulta quanto mai cruciale affinché i ragazzi affetti da autismo conquistino una qualità di vita soddisfacente e perché lo stigma venga superato, come spiega Gildo De Angelis, Direttore Generale USR Lazio: "La scuola rappresenta un'opportunità irrinunciabile e determinante per la facilitazione di competenze sociali e adattive, per cui è più che mai necessario stabilire accordi interistituzionali mirati a mettere in rete tutte le risorse impegnate in questo specifico percorso". Il PDTA-Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale sarà quindi un iter di riferimento che, spiega la Asl, "si svilupperà attraverso attività clinico-diagnostiche e riabilitative, implementate da azioni attuabili attraverso i PTRP (progetti terapeutico riabilitativi personalizzati) che permettono di proporre interventi innovativi, fra cui quelli comportamentali sui modelli Denver o ABA, ma anche interventi mediati dai genitori e azioni a sostegno di altri genitori ed educatori, come il parent coaching e il teacher training".
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