Golf4Autism prosegue la sua marcia. L'iniziativa, promossa a Roma da Golfprogram, Una breccia nel muro e Ri-Diamo presso il Golf Club Archi di Claudio, si sta estendendo. Dopo l'adesione del Golf Club Salerno, i corsi per bambini e ragazzi con autismo stanno avendo successo in Lombardia presso il Buena Vista Social Golf di Anzano del Parco e il Golf Club Carimate.
L'interesse suscitato da queste ultime due iniziative ha suggerito di organizzare a Milano un secondo corso di aggiornamento per istruttori professionisti, dopo quello presso la Scuola nazionale golf di Sutri a marzo del 2019.
Il corso di Milano è stato promosso dalla Federazione italiana golf e si è svolto presso il palazzo del Coni in via Piranesi il 27 gennaio scorso.
Dopo i saluti istituzionali del consigliere federale Alberto Treves de Bonfili e di Emanuele Basile dell'Associazione Asylum che sostiene l'iniziativa di Anzano del Parco e Carimate, i relatori sono stati introdotti da Piero Sabellico di Golfprogram e da Erika Tritoni, che coordina le iniziative di Golf4Autism nelle regioni del Nord Italia.
Daniele Fiaschi, istruttore professionista di Golfprogram, ha descritto la sua esperienza diretta con i bambini a Roma, indicando le difficoltà di approccio con loro e le possibilità di superarle; i modi di fronteggiare i comportamenti problema che si presentano nel corso delle lezioni e i successi ottenuti nello sport. Ha illustrato le accortezze da adottare nella preparazione del setting di gioco, le modalità differenti per introdurre al golf i ragazzi ad alto-medio funzionamento e quelli con autismo severo ai quali non si rinuncia, poiché il principio ispiratore di Golf4Autism è l'inclusione per tutti. In parallelo, Alice Cagnin ha introdotto la tematica dell'autismo, soffermandosi sugli aspetti principali e sviluppando un duetto con l'altro relatore. Ha illustrato le modalità con le quali l'autismo si presenta nei ragazzi e le tecniche educative da mettere in atto per favorire comportamenti funzionali e ridurre quelli problematici. Ha mostrato come anticipare l'espressione di questi ultimi e come fronteggiarli allorché si presentino. Le esemplificazioni e i casi di studio via via introdotti hanno fatto sempre riferimento esplicito al golf.
Al termine della mattinata è intervenuto Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto "Ryder Cup 2022", il quale ha riaffermato la centralità della tematica dell'inclusione all'interno del percorso che condurrà all'evento conclusivo e l'attenzione specifica per i ragazzi con autismo.
Nel pomeriggio è proseguita l'illustrazione di Daniele Fiaschi e di Alice Cagnin. È quindi intervenuto Alberto Zuliani, presidente dell'Associazione di volontariato "Una breccia nel muro – ODV" il quale ha illustrato i risultati della ricerca condotta insieme a Marco Esposito sugli esiti clinici e sportivi per i bambini di Anzano del Parco e di Roma. Per ambedue i gruppi si sono registrati miglioramenti riguardo a attenzione, collaborazione, motricità, realizzazione dei colpi e performance, nel confronto fra l'inizio degli allenamenti e dopo un anno.
Alice Cagnin si è soffermata, infine, sulla problematica del burn-out, sempre in agguato quando ci si impegna con allievi con bisogni educativi speciali, e quindi da prevenire – possibilmente – e da fronteggiare allorché si presenti.
Al workshop hanno partecipato una ventina di istruttori professionisti, provenienti da Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sardegna.
L'intera giornata è stata documentata fotograficamente da Riccardo Pravettoni, un ragazzo con autismo che si è avvicinato al golf con successo e che ha fatto della fotografia la sua professione.